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Celledizzo, parla il legale di Gionta

Mercoledì 18 Giugno - 17:24

Celledizzo. A un anno dalla richiesta di archiviazione si riapre un caso che ha segnato una comunità di soli 350 abitanti e ha distrutto due famiglie: Lucietti e Gionta. "La speranza è che le nuove indagini possano finalmente chiarire quello che è successo tre anni fa a Massimiliano Lucietti". Il giovane cacciatore di 24 anni che durante una battuta di caccia è stato freddato con un colpo alla nuca. Il suo corpo è stato trovato da Maurizio Gionta, una ex guardia forestale: il primo a dare l’allarme e a chiamare i soccorsi. Il giorno dopo il 59enne si tolse la vita ma non fu lui a sparare. Sulle mani e sugli abiti di Gionta non c’erano tracce di polvere da sparo. A tre anni di distanza ci sono tre nuovi indagati: tre cacciatori della zona tra cui un padre e un figlio. Omicidio volontario o favoreggiamento, queste le ipotesi di reato indicate dal giudice per le indagini preliminari Borrelli. “Su di loro si concentra l’attenzione degli inquirenti”, spiega il legale rappresentante della famiglia Gionta. Dalle carte sarebbe emersa l’evidenza di “contraddizioni e omissioni”.

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