Proprio pochi giorni fa avevamo chiesto all’Intelligenza Artificiale quali potessero essere le tracce di questa prima prova di maturità, cominciata alle 8:30 di stamattina. Ma questa volta la tecnologia ha sbagliato alla grande: niente cambiamenti climatici, niente conflitti in atto, nemmeno l’intelligenza artificiale stessa, né anniversari storici o letterari. È stata sicuramente una prima prova, quella di italiano, non facilissima per studentesse e studenti, che si sono trovati a spaziare da Pasolini a Tomasi di Lampedusa con il suo Gattopardo, dagli anni ’30 raccontati da Piers Brendon fino alla parola dell’anno per la Treccani: “rispetto”. Ma per i ragazzi anche Borsellino, il mondo dei social e quello delle celebrità, nel ragionamento del filosofo Telmo Pievani. Argomenti, insomma, che i maturandi potrebbero aver affrontato più per interesse personale che per averli realmente trattati nel programma scolastico. Poco prima di mezzogiorno sono state rarissime le consegne, salvo qualche caso in cui gli studenti hanno terminato molto rapidamente — forse per mancanza di idee o, al contrario, per una traccia ben chiara nella mente, tanto da svilupparla in tempi brevissimi. Domani sarà il momento della seconda prova, quella d’indirizzo. Chissà che anche questo secondo test non riservi qualche sorpresa.